Uscire dai debiti

uscire dai debiti

uscire dai debiti

Quello dei debiti, più che un problema è uno stile di vita, nel senso che spesso, i problemi di debiti non sono il risultato di investimenti andati male, cioè di fatalità, ma proprio di condotte di vita disattente, spesso ingenue, di sicuro poco lungimiranti. È possibile uscire dai debiti? Certo che si, ma la domanda è un’altra, dal momento che se devi uscirne significa che ci sei entrato. Come si fa a risolvere definitivamente il problema dei debiti?

Cosa vuol dire uscire dai debiti?
Troppi Debiti, Come Uscirne?
Impara a gestire i soldi
Il concetto di parsimonia in economia
Dignità nel pagare i debiti
In che modo la parsimonia può cambiarti la vita
Prima regola per uscire dai debiti: pagarli
Seconda regola per uscire dai debiti: non accumularli
Terza regola per uscire dai debiti: dilazionamento
Differenza tra consolidamento e ristrutturazione di un debito
Una buona prassi, aprire un fondo di risparmio
Come uscire dai debiti con Equitalia
Come uscire dai debiti le finanziarie
Come uscire da un pignoramento
Uscire da un debito a saldo e stralcio
Come prendere tempo con le banche

 

Cosa vuol dire veramente uscire dai debiti?

Vuol dire non averne. Vi sembrerà una banalità detto così, ma il segreto è nell’approccio mentale verso i soldi e lo spendere in genere. Il web è pieno di testimonianze di persone che sono arrivate al limite della paranoia a causa dei debiti con le banche o con le finanziarie. Risolvere questo problema, una volta trovate le giuste chiavi per comprendere sé stessi, sarà un gioco da ragazzi, e se proprio dovesse servire, in fondo a questa guida troverete anche alcune utili informazioni per uscire da situazioni scomode derivate dalle ingerenze delle varie banche e società di recupero crediti. I debiti che avete in questo momento, chiaramente vanno pagati e l’ultima cosa che dovete fare se ne avete ora, è non dichiarare la disponibilità a pagarli, ma andiamo con ordine, partiamo da te, vediamo come gestisci i soldi.

 

Troppi Debiti, come uscirne?

Avere “troppi” debiti significa per definizione avere uno o più debiti insieme, di entità tale che le sole risorse a cui il debitore può attingere non sono sufficienti a sanare la situazione. Per uscirne ci sono due strade:

  1. Aumentare la propria liquidità rivolgendosi a una società finanziaria o a qualunque altro ente erogatore di prestito
  2. Cercare la mediazione di una Debt Agency che si interponga fra creditore e debitore.

In questo secondo caso, che trovo estremamente più efficace oltre che intelligente, spesso ci si accorge che non è sempre necessario chiedere un prestito per pagare un debito, ma spesso esistono soluzioni alternative e semplici da mettere in pratica quando si hanno a disposizione gli strumenti normativi e legali adatti. Credete a me, sapere come si prescrivono i debiti e qual è il modo migliore per ottenere una ristrutturazione tale da non impattare in modo grave sulle finanze del debitore è come liberarsi da una morsa che spesso fa perdere il sonno a chi è colpito dal fisco, da finanziarie, banche o altri fornitori. Devi solo sapere a quale Studio rivolgerti.

 

Per non avere debiti, impara a gestire i soldi

Spesso si sottovaluta il fatto che così come per essere forti non serve fare un training particolare, ma semplicemente non disperdere (sprecare) energie, allo stesso modo, per vivere nel benessere non è necessario guadagnare 20.000 euro al mese, quello che conta è non sprecare (energie) soldi. Attenzione, non ho detto che non bisogna spenderli, non è che per stare bene economicamente bisogna essere tirchi come Scrooge, perché quel modo di rapportarsi col denaro genera solo altra povertà, in quel caso infatti si evita di spendere soldi per paura di perderli, ma questa paura non fa altro che creare una realtà in cui quello che temi si verifica. È il concetto della legge di attrazione in base alla quale tutto quello che vuoi o che temi si verifica, non per magia, ma solo perché inconsciamente assumi una serie di atteggiamenti che favoriscono uno sviluppo specifico degli eventi. Gestire i soldi insomma è semplicemente questione di parsimonia.

 

Il concetto di parsimonia in economia

Chiunque abbia fatto studi universitari in campo economico o antropologico, ha familiarità sia con il concetto di economia, che è la corretta gestione dell’ambiente in cui si vive, sia con quello di parsimonia, cioè la moderazione nello spendere e nel consumare. Essere parsimoniosi vuol dire spendere anche grosse somme di denaro, ma solo a patto che la spesa sia motivata, cioè sia un investimento con un rientro programmato, e qui mi raccomando la differenza tra investire i soldi e giocare al videopoker, che è proprio la stessa cosa. Un esempio di parsimonia è comprare qualcosa di veramente utile solo per quello di cui c’è bisogno, come un’automobile per andare al lavoro: ti serve davvero o magari potresti andarci anche con i mezzi pubblici? E soprattutto, se fai un lavoro di rappresentanza, allora la macchina figa ha un senso, altrimenti se devi solo andare in ufficio, va bene anche un utilitaria. Questa è parsimonia, e puoi applicarla in ogni momento della giornata, evitando di sprecare l’acqua, la corrente elettrica, insomma, ti guardi intorno e scegli di consumare solo ciò di cui ha davvero bisogno. A quel punto succedono due cose:

  1. Migliori il mondo
  2. Migliori te stesso (che a veder bene è la stessa cosa)

 

Dignità nel pagare i debiti

Quando ti arriva a casa un atto di precetto in pratica è un ultimatum. Ora quello che dirò ha a che vedere con chi è debitore. Pagare i debiti è una questione di dignità. Non mi riferisco a chi non ha i soldi per pagare, ma a chi i soldi li ha e comunque si attarda a farlo. Tutti possono trovarsi in una situazione difficile, ma questo non è un alibi per chi persevera nel tenere una condotta dissennata pagando in ritardo per partito preso. Rifacendoci al concetto di Parsimonia, si può dire che non ce n’è alcuna nel venire meno all’impegno di onorare i propri debiti quando si ha la possibilità di farlo e che anzi, la scelta di non pagare in questi casi produce ancora più povertà di quella attirata da chi sceglie di risparmiare evitando di spendere pur avendo potere di spesa. Conoscete qualcuno che non paga il dovuto volontariamente? Che opinione avete di lui? Pensate alla somma di queste opinioni e rendetevi conto di quanto la legge di attrazione sarà spietata con quella persona.

 

In che modo la parsimonia può cambiarti la vita

Per fortuna non ho mai avuto problemi di debiti in prima persona, ma con il lavoro che faccio ho conosciuto tanti micro imprenditori che ci si sono trovati dentro fino al collo e sebbene io non sia né un santone, ne un consulente di un’agenzia di quelle che ti aiutano a creare un dialogo tra debitori e creditori, ho capito una cosa della vita: di base hai sempre tutto ciò che ti necessita. Il mondo crea di per sé una serie di equilibri tra le persone, tali che riesci a ottenere sempre con grande facilità tutto quello che ti serve per quello che devi fare, vale a dire, che se fai un lavoro per cui hai bisogno di una Ferrari, avrai una Ferrari, altrimenti no. Il problema nelle nostre società occidentali è che commettiamo errori di valutazione grossolani, spendendo spesso molti più soldi di quanti non ce ne possano rientrare o proprio di quanti ne abbiamo a disposizione (da cui il problema dei debiti), per acquistare cose di cui non abbiamo veramente bisogno e lo facciamo solo per appagare temporaneamente il nostro ego e sentirci meglio con noi stessi. Tutta un’illusione.

Se sapessimo “vedere” il mondo, allora capiremmo che quello di cui abbiamo bisogno per continuare a fare ciò che facciamo non solo non ci manca, ma ne abbiamo in abbondanza, il problema semmai è che quando cominci a sprecare risorse economiche al gioco d’azzardo, o uscendo tutte le sere, o comprandoti l’auto sportiva quando ti sarebbe bastata un’utilitaria, allora finisce che le risorse non ti bastano più neanche per quello di cui ha bisogno veramente. In quel caso devi solo prendere coscienza che se sei in cattive acque, non dipende quasi mai dal fatto che non guadagni abbastanza, ma è perché sei un maledetto colabrodo. Prima cosa da fare: accogli la parsimonia. Vediamo come fare ordine.

 

Prima regola per uscire dai debiti: “pagarli”

Dichiara sempre la tua completa disponibilità a pagare i debiti con le banche o con i fornitori se sei un imprenditore. Metterti di traverso serve solo a far riscaldare gli animi e far fioccare i decreti ingiuntivi. Se la tua pratica passa in mano a un agenzia di recupero crediti, la cosa può diventare molto fastidiosa, perché quelle persone sono pagate per tormentare psicologicamente i debitori, quindi te li ritrovi tutti i giorni a casa o anche peggio, sul posto di lavoro, laddove finiscono per creare situazioni spiacevoli e imbarazzanti, quando non proprio a rovinarti la reputazione. La prima cosa da fare quindi è dare piena disponibilità, magari prendendo tempo, dichiarando che il debito verrà saldato non appena si saranno verificate certe condizioni, che vedremo in seguito.

 

Seconda regola per uscire dai debiti: “non accumularli”

È naturale che se hai compreso il concetto di parsimonia, d’ora in avanti starai più attento a non contrarre debiti e soprattutto, cosa importantissima, a pagare subito quando devi. Qui oltre a esserci un vantaggio organizzativo e di liquidità, perché è chiaro che se riesci a non accumulare il debito risolvi il problema alla base, c’è anche un aspetto della questione legato alla legge di attrazione. Accumulare i debiti porta povertà, la crea proprio. Per questo motivo chi paga con ritardo gli stipendi ai suoi dipendenti e ai fornitori, se ci pensate, non riesce mai a creare un’impresa solida, ma va avanti sempre in modo stentato, come se avesse un freno. In effetti il freno c’è ed è bello tirato. Ricordati di pagare subito, di volta in volta.

 

Terza regola per uscire dai debiti: “dilazionamento”

Che Roma non è stata costruita in un giorno si sa. Allo stesso modo, anche i tuoi debiti per quanto enormi, possono essere saldati a patto che si verifichino due condizioni:

  1. Chiudi i rubinetti dello spreco
  2. Organizzati per pagarli nel tempo

magari con la classica cessione del quinto o al limite, ma è già più complicato (perché devi pure campare), facendo due cessioni del quinto. Coraggio, un po’ per volta ne verrai fuori, quello che conta è cambiare condotta, tipo, se hai debiti di gioco, smetti di giocare, magari anche grazie al supporto psicologico di professionisti che conoscono bene il problema e possono seguirti fino alla completa guarigione.

 

Differenza tra consolidamento e ristrutturazione di un debito

Spesso i due termini tecnici vanno insieme perché in entrambi i casi parliamo di rendere praticabili le condizioni di pagamento di un debito. Mentre però il consolidamento mette insieme debiti contratti con diversi creditori, la ristrutturazione può anche riguardare un debito con un unico ente creditore. A livello percettivo è interessante notare come il consolidamento sia visto come la soluzione dei problemi che però chiude anche il rapporto con il creditore, del tipo risolviamo questo problema, poi non farti mai più vedere, mentre la ristrutturazione è vista in modo più propositivo, più orientata a un futuro in cui, una volta impostate le nuove scadenze di pagamento, si continuerà a mantenere un rapporto aperto ad esempio con una banca, e magari anche una linea di credito.

 

Una buona prassi: aprire un fondo di risparmio

Apri un secondo conto “salvadanaio” dal quale non attingere mai liquidità. Un conto corrente bancario nel quale i soldi entrano senza mai uscire. Questo può essere utile se hai la tendenza a dilapidare lo stipendio entro la prima settimana del mese, oltre ad avere una valenza psicologica importantissima. In questo caso ti stai proprio educando alla parsimonia e al risparmio. Creare un secondo conto, anche postale, e vedelo crescere anche di poco, mese dopo mese, innescherà un meccanismo straordinario e magico dentro di te, per cui vedrai il tuo mondo cambiare all’improvviso. Non stupirtene troppo, ricorda che te l’avevo detto.

 

Come uscire dai debiti con Equitalia

Ci si domanda spesso se esista la possibilità di non pagare i debiti con Equitalia nel caso in cui si sia nullatenente, se esiste qualcosa che somigli a un condono e quali siano i criteri e i tempi della prescrizione. In sostanza ci si chiede cosa fare. I debiti con Equitalia sono una cosa molto seria, perché una cartella esattoriale corrisponde a un documento che dà all’esattore di Equitalia il titolo per recuperare il credito nei vostri confronti con tutti gli strumenti normativi a sua disposizione, rendendovi la vita un inferno. Non so di preciso come ci si deve comportare in questi casi, e proprio per questo vi rimando ai consigli di chi può fare da intermediario fra voi e i vostri creditori, che non si faranno problemi a farvi stalking nel vero senso della parola, con minacce, visite a sorpresa a casa e sul posto di lavoro. In questo caso per fortuna la soluzione c’è ed è affidarvi a un’agenzia di intermediazione (loro lo fanno, fatelo anche voi) tra creditori e debitori. In questo caso il problema è molto più facile da affrontare perché è l’agenzia a vedersela con Equitalia. La migliore che conosco ha appena pubblicato un importante documento con tutte le informazioni sulla nuova sanatoria Equitalia per il 2014. Da leggere e condividere.

 

Come uscire dai debiti con le finanziarie

Si parte dalla tranquillità di uno stipendio fisso a fine mese. Succede che si comincia a comprare il frigorifero, l’auto nuova e il televisore 3d rateizzando la spesa con i finanziamenti, sempre con l’idea che va tutto bene. E se poi all’improvviso hai bisogno di soldi per altri motivi più importanti o urgenti? Si finisce a domandarsi come pagare le rate del finanziamento, che ormai sono diventate pesantissime. I debiti con le finanziarie vanno in prescrizione? Cosa devo fare? Chi può aiutarmi? I vari forum sull’argomento sono pieni di domande del genere, ma anche qui occorrerà innanzitutto chiudere i rubinetti evitando di spendere soldi in modo ingiustificato e poi studiare un piano di ristrutturazione del debito, che preveda un dilazionamento della spesa che sarà facilitato per chi è nullatenente e non ha un impiego fisso o comunque un posto di lavoro a tempo indeterminato. Spesso se ne vien fuori con una cessione del quinto, in ogni caso però, è meglio rivolgersi a uno studio di consulenza sul debito. Almeno io starei più tranquillo così.

 

Come uscire da un Pignoramento

Il pignoramento è uno di quei problemi che fanno perdere il sonno se non sai come porvi rimedio. All’improvviso ti vedi recapitare a casa un decreto ingiuntivo (di solito lo consegna un ufficiale giudiziario) in base al quale il tuo creditore si rivale su di te pignorandoti la casa, l’automobile o parte dello stipendio. Cose belle. Solo se non possiedi niente, cioè se non hai nulla di intestato e non hai un posto di lavoro a tempo indeterminato, puoi stare tranquillo, altrimenti il tuo creditore cercherà sempre di rivalersi su di te, anche attraverso il pignoramento presso terzi, cioè un pignoramento di beni di tua proprietà che però in questo momento sono in possesso di un’altra persona, come ad esempio soldi che devi riscuotere per una vendita con pagamento dilazionato nel tempo e via dicendo. Attraverso una buona consulenza legale il problema si risolve facilmente con un saldo e stralcio del debito.

Infografica pignoramento CrediFamiglia.it

 

Uscire da un debito a saldo e stralcio

Cos’è il saldo a stralcio? cosa vuol dire chiudere un finanziamento o un prestito in questo modo? Si può fare sempre? Cominciamo col dire che il saldo e stralcio è una modalità di chiusura di un debito per cui l’indebitato accetta di pagare in una o più rate una somma inferiore rispetto a quella dovuta, con il benestare del suo creditore che pur di ricevere i soldi accetta di fare uno sconto al suo debitore e dichiara in un documento ufficiale di non avere più nulla a pretendere da questi. È una pratica assolutamente legale che può essere utilizzata per i debiti con le finanziarie, le banche, i fornitori e in alcuni casi anche con il fisco. L’unica cosa che non so al momento è se questo modo di chiusura del debito è applicabile con Equitalia. Vale la pena informarsi, a proposito, ne sapete qualcosa?

 

Come uscire dai debiti con le banche

A questo punto volevo darti una dritta che ho trovato in rete. Può salvarti nello specifico dai debiti con le banche, quindi se ti trovi in un guaio del genere continua a leggere e potresti risolvere i problemi senza necessità di attendere una prescrizione, una moratoria o di un consolidamento del debito.

Premettendo che se non ti è chiaro il concetto di parsimonia, questo tipo di consiglio non farà altro che rimandare l’inevitabile, vorrei che ti soffermassi un momento a prendere atto che sia tu che la banca, siete due soggetti privati con gli stessi diritti e doveri l’uno nei confronti dell’altro. Perché dico questo? Semplicemente perché molte persone si sentono impotenti rispetto all’entità banca quando richiede indietro le rate del finanziamento o del mutuo che si sono accumulate. Anche in questo caso come in quelli precedentemente visti, occorre dichiarare disponibilità piena a pagare, a patto però che la banca produca TUTTI i documenti relativi al debito contratto, compresi i dati della persona che ha fatto tale richiesta, dei documenti originali controfirmati e delle prove documentate che i detentori originari del credito nei tuoi confronti siano proprio loro. In sostanza, una valanga di carte che hai il pieno diritto di richiedere per accertare la tua posizione debitoria verso quella banca. Questo potrebbe farti guadagnare un po’ di tempo, o se sei parecchio determinato potrebbe avviare una causa legale. Ma dipende da te.

non sono ricco perché ho molti soldi sul conto, ho molti soldi sul conto perché sono ricco“.

Pensaci bene, perché è veramente tutto qui. 🙂

Uscire dai debiti ultima modifica: 2013-12-06T20:47:19+01:00 da Claudia Cammarano
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