Tavolette di cioccolato

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Ultimamente leggo su Google news parecchie notizie riguardanti studi sulle tavolette di cioccolato al latte, su quello fondente e su quello bianco. Ci sono ricerche sul cioccolato che fa dimagrire, vengono citate le proprietà nutrizionali e le malattie che possono essere prevenute facendone uso, in altri casi ancora leggo delle innumerevoli manifestazioni che si tengono in Italia sul tema del cioccolato in tutte le forme. Sono tutti articoli molto interessanti e utili, ma sempre incompleti, almeno sotto il punto di vista di chi lavora in ottica di SEOcieting. Proviamo a raccogliere le idee. 🙂
Differenza tra cacao, cioccolato e cioccolata
Storia delle tavolette di cioccolato
Dati nutrizionali di una tavoletta di cioccolato
È vero che il cioccolato fa dimagrire?
Tavolette di cioccolato al latte aromatizzato
Tavolette di cioccolato con frutta
Proprietà di una tavoletta di cioccolato
Degustazione tavolette di cioccolato
Engadiner nusstorte al cioccolato
Scorzette d’arancia candite al cioccolato
Psicologia delle tavolette di cioccolato
Cioccolato al latte e mal di testa
Il cioccolato e i cani
Differenza tra cacao, cioccolato e cioccolata
Il cacao è una pianta appartenente alla famiglia delle sterculiacee che genera frutti detti fave di cacao, che diventano commestibili dopo essere state tostati, macinate e lavorate per ottenere la massa di cacao, una sostanza (disgustosa) che contiene cacao al 100%. Credo che mangiare una fava di cacao possa provocare conseguenze devastanti, ma del resto, perché privarvi dei vostri esperimenti catartici?
Il cioccolato è un alimento solido prodotto a partire dalla massa di cacao, alla quale vengono aggiunti grassi e altre sostanze come il burro di cacao. Le tre varianti sono:
- Cioccolato fondente: pasta di cacao + zucchero + burro di cacao
- Cioccolato al latte: i tre ingredienti di cui sopra più latte in polvere
- Cioccolato bianco: burro di cacao + zucchero (è un surrogato, in quanto di fatto il cacao non c’è proprio)
La cioccolata è una bevanda liquida a base di cacao, che viene spesso bevuta calda come tonico,, rinfrancante o semplicemente perché è buonissima.
Storia delle tavolette di cioccolato
La storia del cioccolato al latte è abbastanza recente rispetto a quella del cacao, che come sapete fu utilizzato in origine dai Maya che lo introdussero nello Yucatan e successivamente dai Toltechi che lo coltivarono in Messico fin quando furono conquistati dagli Aztechi a cui tramandarono tutte le conoscenze sulla pianta e sull’utilizzo della polvere estratta, che una volta impastata con acqua e altri aromi veniva utilizzata per dare forza e vigore a operai e soldati. Quando Cortéz portò il cacao in Europa era il 1527, cioè, il capo dei Conquistadores era a conoscenza della pianta già da 8 anni, perché gli spagnoli ne entrarono in contatto nel 1519, per la precisione nel corso del 3° viaggio verso l’America, solo che all’epoca la bevanda, che per gli Aztechi aveva un grande valore, al punto che la usavano come moneta di scambio, in realtà aveva un sapore terribile, tanto forte che Cortéz a tutto pensava meno che a portarsela dietro. Ne conosceva però le caratteristiche rinvigorenti e per questo motivo ne faceva uso insieme ai suoi soldati. Con il tempo (8 anni in effetti non sono pochi) se ne riuscì ad addolcire il sapore fino al punto da rendere la bevanda talmente gustosa da avere tutte le carte in regola per affermarsi nelle corti e tra gli aristocratici europei dove, manco a dirlo, ottenne un successo strepitoso, forse anche perché costava un occhio della testa e si sa, quella è sempre stata gente che non si faceva mancare niente.
Nota di rilievo storica: fu il celebre Carlo Linneo a coniare l’appellativo Theobroma, letteralmente nettare degli dei.
Scommetto che a questo punto volete sapere come sono nate le tavolette di cioccolato al latte, vero? Beh, in effetti parecchio tempo dopo, in Svizzera nel 1875, praticamente appena si diffuse la tecnologia di lavorazione del latte in polvere che unita alla pasta di cacao creava un nuovo alimento solido, sotto forma di tavolette di cioccolato, finalmente dolce e morbido. Un autentico paradiso per il palato, almeno per il mio.
Dati nutrizionali di una tavoletta di cioccolato
Una volta un’amica che studia psicologia mi disse che secondo alcuni studi che stava facendo, l’uomo forte preferisce il cioccolato al latte, mentre la donna forte quello fondente. Ecco, io per la psicologia del cioccolato al latte sono chiaramente un uomo forte.
Il cioccolato al latte, ancor più di quello fondente ha un elevato contenuto calorico, contiene fibre, vitamine e minerali, le cui quantità riporto qui sotto:
Dieta del cioccolato (dati nutrizionali per una tavoletta da 100 grammi di cioccolato al latte)
- CARBOIDRATI 48.4
- PROTEINE 8.9
- GRASSI 37.6
- ACQUA 1.7
- COLESTEROLO 16
- SODIO 120
- FIBRE 8.0
- CALORIE 568
Da notare l’alto contenuto di sodio rispetto al cioccolato fondente, che invece ne presenta solo 11 mg e la presenza di colesterolo, valore che invece nel fondente manca del tutto.
È vero che il cioccolato fa dimagrire?
Ultimamente se n’è parlato molto. In effetti c’è uno studio dell’università di Granada che ne conferma uno precedente dell’università della California. Qui nello specifico si sono analizzate diverse persone che facevano largo uso di cioccolato, rilevandone la massa grassa in diversi punti del corpo, specie sull’addome. Lo scopo dello studio era analizzare il consumo di cioccolato come rimedio per le malattie cardiovascolari. Lo studio conferma seppur in modo induttivo che le persone esaminate, pur senza fare attività fisica tendevano a bruciare il grasso meglio di altre. Ecco, sembrerebbe un mega spot sul cioccolato, invece no, a patto ovviamente di avere abbastanza intelligenza da coglierne il senso, cioè che il cioccolato fa bene, però non bisogna abusarne, perché se rileggi la tabella con i dati nutrizionali che ho fornito prima, puoi accorgerti facilmente che una sola tavoletta di cioccolato da 100 grammi rappresenta la metà del fabbisogno quotidiano di calorie per chi conduce una vita sedentaria, quindi vi confesso che sono francamente spaventato per la diffusione che ha avuto la notizia. Capiamoci, non è che più ne mangiate e più dimagrite, si tratta semmai di seguire una dieta che semmai integri il cioccolato tenendo conto dell’apporto calorico rispetto al vostro fabbisogno.
Tavolette di cioccolato aromatizzate
Quando si parla di aromatizzazioni del cioccolato, vengono subito in mente le tavolette di cioccolato bianco all’arancia, al pistacchio, alla fragola, al limone, al cocco ecc.. Ecco, io sarò lapidario, mi piacciono da impazzire, le uso anche per le ricette di cucina, quando preparo dolci al cioccolato insieme alla mia fidanzata. Al posto di fondere una tavoletta di cioccolato al latte a bagnomaria e poi aggiungere fragole a pezzi o buccia d’arancia o limone, uso direttamente il cioccolato della ditta Papa Dolceamaro perché è l’unico che conosco ad essere aromatizzato in modo naturale, cioè dentro ci mettono proprio pezzi di cioccolato, frutta atomizzata, cioè disidratata e polverizzata, quindi è proprio naturale. L’ho scoperto tramite mia zia che me ne ha regalato la prima tavoletta l’anno scorso di questi tempi, sotto Natale.
Tavolette di cioccolato con frutta
Stando ai più recenti studi di meditazione yoga, pare che gran parte del piacere provato nell’esperienza di degustazione sia innescato dal magnifico stupore che i nostri sensi registrano quando assaggiamo una nuova tipologia di cioccolato. Una tavolatta di cioccolato alla frutta ad esempio, soprattutto se dentro c’è vera frutta e non aromi artificiali, può risvegliarci dal torpore e dalla monotonia, qualcuno direbbe “dal logorio della vita moderna” 🙂
Proprietà di una tavoletta di cioccolato
Antiossidante
Il cioccolato al latte è più buono (sempre perché sono un uomo psicologicamente forte) però ha minori proprietà antiossidanti rispetto a quello fondente, data la minore concentrazione di polifenoli, sostanze che riducono il rischio di infarto abbassando la pressione arteriosa e contribuendo a diminuire il tasso di colesterolo. Minori perché nel cioccolato al latte la quantità di cacao è più bassa dal momento che ci sono concentrazioni diverse di burro di cacao e di zuccheri. In effetti il cioccolato che preferisco è quello senza zuccheri aggiunti, che sarebbero quelli raffinati, meno digeribili di quelli naturali e per questo più grassi e malevoli.
Migliora l’attenzione
Il cacao contiene sostanze psicoattive il cui vantaggio è quello di migliorare l’attenzione. Definiamo psicoattiva una sostanza che altera le condizioni psicologiche e con esse il comportamento degli individui. In sostanza sono droghe, però dagli effetti più contenuti e meno devastanti rispetto a quelle illegali.
Nello specifico il cioccolato contiene Alcaloidi e Serotonina. Tra i primi, la caffeina, la teobromina e la feniletilammina sono sostanze eccitanti, mentre la serotonina è un potente neuro trasmettitore, in grado di attivare e tenere sveglie le aree del cervello deputate al pensiero razionale.
Degustazione tavolette di cioccolato
Esiste una guida alla degustazione del cioccolato? Ci sono regole ben precise per degustare una tavoletta di cioccolato, si guarda la consistenza, l’odore, la resistenza al morso, la persistenza aromatica e via dicendo. Oltre questi aspetti ci sono anche quelli più legati alla degustazione consapevole, vale a dire, quella che utilizza il cioccolato per migliorare la nostra presenza di spirito. Credo ci siano studi interessanti al riguardo, su come il cioccolato riesca a favorire il riequilibrio della nostra percezione sensoriale in base a una tecnica detta di Mindfulness. Anche qui, chi ne sa qualcosa si faccia avanti.
Engadiner Nusstorte al Cioccolato
Una variante della famosa torta Engadiner, realizzata con il cioccolato al latte. Vorrei tanto preparare questo dolce svizzero alle noci per Natale, ma non riesco a trovare la ricetta, cioè c’è ma non nella varante al cioccolato e siccome ho paura di fare danni, vi chiederei di darmi una mano, magari aggiungendo un commento in fondo all’articlo. Grazias 😉
Scorzette d’arancia candite al cioccolato
Un must delle mie vacanze di Natale sono le scorzette d’arancia candite che adoro quando sono ricoperte di cioccolato. Quali sono le tavolette di cioccolato migliori per farle? Cioè insomma, quali preferite? Quelle classiche fondenti, al latte o addirittura bianche?
Psicologia delle tavolette di cioccolato
È un argomento interessantissimo che mi riprometto di approfondire. So che ci sono studi pazzeschi sui risvolti psicologici che si celano dietro una tavoletta di cioccolato, ma non ne so ancora abbastanza. Appena ne capisco di più integro questo articolo. 🙂
È afrodisiaco?
Chiaramente non esiste una correlazione scientifica tra l’assunzione del cioccolato e le performance amorose, tuttavia, essendo un alimento ad elevato contenuto calorico e di zuccheri, e contenendo le sostanze psicoattive di cui ho scritto prima, è evidente che provochi un’accelerazione del metabolismo (in realtà questo è stato dimostrato) che nel contesto opportuno può scatenare la verve erotica più selvaggia. Diciamo quindi che il cioccolato non è afrodisiaco di per sé, ma lo diventa a determinate condizioni.
Provoca acne e carie?
Un altro mito da sfatare sul cioccolato al latte è che faccia venire i brufoli o che favorisca le carie. Intanto non c’è alcuna correlazione tra l’insorgenza dei brufoli e il consumo di cioccolato, a meno che non parliamo di allergie, ma quello è un altro discorso. Per quanto invece riguarda la carie, si sa che il suo insorgere è favorito dal consumo di dolci e zuccheri raffinati, che però non sono presenti nel cacao, dove invece si trovano sostanze che al contrario inibiscono la proliferazione dei batteri. Il cioccolato al latte e soprattutto quello bianco che è un surrogato, sono meno ricchi di cacao, quindi occhio a non consumarne in quantità eccessive, solo perché avete letto in giro che fa bene. Il troppo stroppia.
Cioccolato al latte e mal di testa
Ecco qui invece devo mettere un bollino rosso e dire a malincuore che se soffri di emicrania non è il caso di curarla con il cioccolato, proprio perché contendo serotonina, va a stimolare e quindi a far affluire più sangue proprio nelle aree del cervello interessate dall’emicrania, quindi invece di lenire il dolore lo può aumentare. Se proprio vuoi curarlo in modo naturale, suggerisco il vecchio e sanissimo caffè con spremuta di limone incorporato. In pratica il cervello te lo congela all’istante e con esso il mal di testa. Fa schifissimo, ma questi sono dettagli la cui rilevanza lascio decidere a voi.
Il cioccolato e i cani
I cani sono molto ghiotti di dolci, tutti lo sanno, ma la nonna mi diceva che non si devono dare biscotti e dolci ai cani perché a loro fanno male. Ammetto di aver sempre pensato che in realtà dicesse così perché se li voleva mangiare tutti lei, però in giro ho trovato più di una fonte autorevole sul fatto che almeno il cioccolato ai cani è meglio non darglielo, proprio perché nel cacao è contenuta la teobromina, un alcaloide che se ingerito in una certa quantità (330 mg per chilo) può generare una reazione di intolleranza tale da condurre un cane perfino alla morte. Certo, la teobromina si trova nel cacao, quindi le tavolette di cioccolato al latte, che ne hanno di meno rispetto al fondente è meno pericoloso per i cani, in ogni caso perché rischiare. Rispetto agli altri dolci mi rimane il dubbio che mia nonna fosse egoista, ma per quanto riguarda il cioccolato, di sicuro il mio cane non ne mangerà.
Che altro dire? L’argomento mi appassiona (e a quanto credo non solo a me). Ci sono stati giorni in cui mi sono nutrito di acqua e tavolette al latte (un paio) e sono stato felice. Qual è il vostro rapporto con questo alimento divino e sopraffino?
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