Pomodori Pelati
In questi ultimi tempi si è parlato della mancanza di fiducia di molti consumatori rispetto ai pomodori pelati, specificamente rispetto al problema della terra dei fuochi. La fiducia alimentare è un elemento vitale per un consumatore che deve scegliere quale prodotto prendere sullo scaffale del supermercato. Oggi parliamo di come fidarsi di un produttore di pomodori e soprattutto di quali pomodori pelati scegliere sulla base delle informazioni disponibili che per legge devono essere fornite dal produttore. Tutto esclusivamente per mettere in tavola un ottimo sugo di pomodoro.
Competenza e responsabilità
Normativa
Provenienza dei pomodori
Analisi sul suolo e sull’acqua
Pomodori e marketing esperienziale
Pomodori pelati di qualità… in offerta
Quali comprare
Quanto devono cuocere i pomodori pelati
Pomodori pelati DOP
Quotazione dei pomodori pelati
Pomodori pelati e celiachia
Valori nutrizionali dei pomodori pelati
Si può prendere il botulino con i pomodori pelati in scatola?
Perché allora scegliere un pomodoro pelato bio?
Pomodoro per pizza
Pomodori pelati con il bimby
Una ricetta coi pomodori peladi
Competenza e Responsabilità
Questo articolo è dedicato ai produttori di pomodori pelati italiani, che ogni giorno garantiscono con il loro lavoro l’affidabilità e la cura professionale per tutta la filiera dei pomodori, dai controlli sulla qualità del terreno e dell’acqua alla lavorazione del pomodoro, al suo inscatolamento e alla distribuzione. Un tributo alla competenza di chi produce pomodori con passione è doveroso, dal momento che per portare sulle nostre tavole sughi dalla qualità riconosciuta nel mondo, la sola materia prima non basta, ma bisogna saperla lavorare con perizia e capacità specifiche. Un riconoscimento alla responsabilità dei migliori produttori è altrettanto necessario, perché è per quella responsabilità che possiamo essere certi di non ingerire pomodori provenienti da coltivazioni inquinate o da terreni poco sicuri. Si parla molto della terra dei fuochi e delle conseguenze possibili di una gestione malavitosa e scellerata di alcune zone del sud Italia (ma anche del nord). Oggi so che se possiamo stare tranquilli rispetto al cibo che mettiamo in tavola ogni giorno, è per la responsabilità dei produttori di pomodori più attenti. A loro il mio plauso e il mio grazie.
Normativa
I pomodori pelati sono quelli di tipo lungo e privati della buccia. Devono essere ricavati dal frutto fresco, sano, maturo e ben lavato. Per informazioni più dettagliate leggi la normativa pomodori pelati.
Caratteristiche
Colore rosso caratteristico, odore e sapore caratteristici, privazione da larve, parassiti o macchie necrotiche di qualunque dimensione. Il peso del prodotto sgocciolato non deve essere inferiore al 60% del peso netto. Devono essere interi o comunque non presentare lesioni che ne modifichino la forma, il residuo secco non deve essere inferiore al 4%, ma ai pomodori pelati di qualità superiore è possibile aggiungere semiconcentrato di pomodoro in modo che il residuo secco, al netto di sale aggiunto sia non inferiore al 6%.
Provenienza dei pomodori
Lo sapete, negli ultimi mesi i pomodori provenienti dal sud Italia sono stati interessati, come tutta la frutta e gli ortaggi, dal fenomeno mediatico della terra dei fuochi, cioè si è diffusa la notizia che una grossa quantità di rifiuti tossici siano stati sversati per anni nelle terre a nord di Caserta, quelle che un tempo venivano chiamate terra di lavoro ed erano il cuore produttivo della Campania Felix, da cui storicamente sono provenuti i prodotti che hanno reso celebre nel mondo la dieta mediterranea. Data la polarizzazione dell’attenzione, praticata da alcuni produttori del centro e del nord Italia, sul fatto che queste aziende sono “sicure”, perché raccolgono i pomodori solo nelle regioni della pianura padana, si è diffusa per contrasto la semplificazione che qualunque pomodoro si colga dal basso Lazio fino a Palermo sia contaminato e quindi pericolosissimo, quando in realtà, dei 70 Comuni che fanno parte del comprensorio a nord di Caserta, solo parte di 3 Comuni è interessata dal fenomeno dell’inquinamento e nessun grosso produttore di pomodori italiano raccoglie pomodori proprio in quei 3 comuni. Ecco come un’operazione mediatica da quattro soldi, riesce a mettere il paese nel panico della pandemia.
Se poi vogliamo dirla tutta, la storia è nota, per tutta una serie di motivazioni agronomiche, espansive di mercato, fitosanitarie, si disponibilità di terra e d’acqua ecc., la produzione del pomodoro da industria dagli anni ’70 passo dalla Campania alla Capitanata, cioè al Tavoliere delle Puglie. Oggi la produzione pugliese si aggira intorno al 90% della produzione totale, quindi, considerando i vari proclami delle aziende leader di mercato, ricordiamoci sempre che i pomodori pelati italiani, che sono i migliori del mondo, vengono quasi tutti dal sud Italia e in particolare dalla Puglia.
Analisi sul suolo e sull’acqua
Volendo aggiungere un ulteriore livello di solidità alla completezza di informazione, ogni produttore è tenuto a pubblicare i dati relativi alle analisi multi residuali, sul terreno e sull’acqua utilizzati per la coltivazione per lotto di produzione, questo a garanzia della trasparenza, competenza e responsabilità di chi si impegna a far arrivare sulle nostre tavole un prodotto dalla diffusione enorme come i pomodori pelati, che rappresentano il cuore stesso della dieta mediterranea. Come minimo il produttore deve garantire che siano l’alimento più sicuro del mondo!
Pomodori e Marketing Esperienziale
I principali produttori di pomodori pelati nel nord Italia sviluppano strategie di distrazione di massa, spostando l’attenzione – con ammirevole maestria – dal pomodoro come prodotto al pomodoro come esperienza di consumo, attraverso manifestazioni, convegni e meeting (più o meno) sponsorizzati e/o patrocinati dai vari enti pubblici locali, come se in Italia ci fosse bisogno di vendere pomodori! È evidente che mosse del genere servono a creare ancora più distanza fra pomodori buoni e pomodori cattivi, laddove i buoni non sono solo quelli che crescono (o crescerebbero) nel posto giusto, ma anche quelli di cui si discute in contesti creati ad hoc facendo nient’altro che marketing esperienziale.
Pomodori Pelati di qualità… in offerta
Insomma, una volta capito che i pomodori vengono per la stragrande maggioranza dalla Puglia, come ci rapportiamo al concetto di qualità? Io credo solo avendo ben presente i due concetti di competenza e responsabilità, che ritornano preponderanti nell’offerta di un pomodoro di qualità.
Quali comprare?
Beh, è chiaramente una questione di gusti. Per evitare di scadere nella preferenza personale, vi invito a cercare informazioni fuori dall’Italia, fra i grandi chef inglesi e americani, che preparano spesso sughi di pomodoro usando pomodori pelati italiani di alcune marche in particolare. Cercatele in giro e (in generale) fatevi un’idea. L’unica cosa su cui vorrei sgombrare il campo da dubbi è che i pomodori pelati in scatola, non sono tutti uguali per niente! Anzi, da una marca all’altra ci sono enormi differenze di sapore, per questo motivo vale la pena testare marche diverse senza fermarsi al primo pomodoro saporito che si incontra. Ricordate che come si dice spesso (e a ragione) del meglio c’è migliore!
Quanto devono cuocere i pomodori pelati?
Per fare il ragù della domenica, anche un’ora. Mediamente un sugo può aver bisogno di un tempo di cottura tra i 20 e i 40 minuti.
Pomodori pelati dop
Addentrandoci nelle nicchie, troviamo una serie di denominazioni di origine protetta, che rappresentano pomodori tipici di un’area geografica, quindi dotati di caratteristiche organolettiche specifiche, di un aspetto e di un sapore riconoscibili e riconducibili al territorio di provenienza:
Quotazione dei pomodori pelati
I prezzi dei pomodori in barattolo nella GDO oscillano mediamente in base ai produttori e alle catene della grande distribuzione, per cui è quasi impossibile fornire dati certi, ma si può tirare una media e definire un prezzo medio che riporto di seguito.
- € 0,45 / €0,87 per la singola latta da 400 grammi
- €1,50 / € 1,99 per la confezione di due latte da 400 grammi
- €1,45 / € 2.00 per la confezione di tre latte da 400 grammi
Pomodori pelati e celiachia
I pomodori pelati sono per loro natura poverissimi di zuccheri, non presentano glutine e sono ricchi d’acqua, vitamine e minerali. Sono il classico alimento senza controindicazioni, estremamente leggeri e salutari, sono considerati l’elisir tutto italiano dell’eterna giovinenezza e bellezza, per tanto chi è affetto da celiachia può (deve) mangiarne in grandi quantità senza preoccuparsene, come è anche descritto nella guida ai prodotti che possono far parte della dieta del celiaco, pubblicata dall’AIC.
Valori nutrizionali dei pomodori pelati
Di seguito la tabella completa con tutti i valori nutrizionali per 100 grammi di pomodori pelati in scatola. Come si vede chiaramente tutti i valori sono prossimi allo zero tranne l’acqua che da sola fa il 94% del campione.
Principali | ||
Calorie | kcal | 17 |
Calorie | kj | 72 |
Grassi | g | 0.13 |
Carboidrati | g | 4 |
Proteine | g | 0.78 |
Fibre | g | 1 |
Zuccheri | g | 2.38 |
Acqua | g | 94.28 |
Ceneri | g | 0.81 |
Minerali | ||
Calcio | mg | 31 |
Sodio | mg | 10 |
Fosforo | mg | 19 |
Potassio | mg | 188 |
Ferro | mg | 0.97 |
Magnesio | mg | 11 |
Zinco | mg | 0.14 |
Rame | mg | 0.069 |
Fluoro | mcg | 5.1 |
Manganese | mg | 0.077 |
Selenio | mcg | 0.1 |
Vitamine | ||
Retinolo (Vit. A) | mcg | 0 |
Vitamina A, IU | IU | 117 |
Vitamina A, RAE | mcg_RAE | 6 |
Tiamina (Vit. B1) | mg | 0.045 |
Riboflavina (Vit. B2) | mg | 0.055 |
Niacina (Vit. B3) | mg | 0.712 |
Acido Pantotenico (Vit. B5) | mg | 0.118 |
Piridossina (Vit. B6) | mg | 0.111 |
Acido folico (Vit. B9 o M o Folacina) | mcg | 0 |
Folato alimentare | mcg | 8 |
Folato, DFE | mcg_DFE | 8 |
Folati, totali | mcg | 8 |
Cobalamina (Vit. B12) | mcg | 0 |
Vitamina B-12, aggiunta | mcg | 0 |
Acido ascorbico (Vit. C) | mg | 9.3 |
Vitamina D (D2+D3) | mcg | 0 |
Colecalcifenolo (Vit. D) | IU | 0 |
Alpha-tocoferolo (Vit. E) | mg | 0.68 |
Vitamina E, aggiunta | mg | 0 |
Fillochinone (Vit. K) | mcg | 2.9 |
Colina totale (Vit. J) | mg | 7 |
Carotene, beta | mcg | 70 |
Carotene, alfa | mcg | 0 |
Criptoxantina, beta | mcg | 0 |
Licopene | mcg | 2767 |
Luteina + zeaxantina | mcg | 86 |
Tocoferolo beta | mg | 0.01 |
Tocoferolo gamma | mg | 0.05 |
Tocoferolo delta | mg | 0 |
Zuccheri | ||
Destrosio | g | 1.1 |
Fruttosio | g | 1.27 |
Galattosio | g | 0 |
Lattosio | g | 0 |
Maltosio | g | 0 |
Saccarosio | g | 0.01 |
Lipidi | ||
Acidi grassi, monoinsaturi | g | 0.021 |
Acidi grassi, polinsaturi | g | 0.052 |
Acidi grassi, saturi | g | 0.018 |
Colesterolo | mg | 0 |
Grassi saturi | ||
4:0 | g | 0 |
6:0 | g | 0 |
8:0 | g | 0 |
10:0 | g | 0 |
12:0 | g | 0 |
14:0 | g | 0 |
16:0 | g | 0.013 |
18:0 | g | 0.005 |
Grassi monoinsaturi | ||
16:1 indifferenziato | g | 0.001 |
18:1 indifferenziato | g | 0.02 |
20:1 | g | 0 |
22:1 indifferenziato | g | 0 |
Grassi polinsaturi | ||
18:2 indifferenziato | g | 0.05 |
18:3 indifferenziato | g | 0.002 |
18:4 | g | 0 |
20:4 indifferenziato | g | 0 |
20:5 n-3 | g | 0 |
22:5 n-3 | g | 0 |
22:6 n-3 | g | 0 |
Aminoacidi | ||
Acido aspartico | g | 0.162 |
Acido glutammico | g | 0.476 |
Alanina | g | 0.034 |
Arginina | g | 0.024 |
Cistina | g | 0.008 |
Fenilalanina | g | 0.029 |
Glicina | g | 0.02 |
Isoleucina | g | 0.023 |
Istidina | g | 0.016 |
Leucina | g | 0.029 |
Lisina | g | 0.029 |
Metionina | g | 0.008 |
Prolina | g | 0.016 |
Serina | g | 0.025 |
Tirosina | g | 0.019 |
Treonina | g | 0.044 |
Triptofano | g | 0.008 |
Valina | g | 0.017 |
Altro | ||
Alcol etilico | g | 0 |
Caffeina | mg | 0 |
Teobromina | mg | 0 |
Si può prendere il botulino con i pomodori pelati in scatola?
Se i pomodori pelati sono fatti in casa, assolutamente si, perché magari non sono bolliti bene, quindi non sterilizzati. I pomodori pelati fai da te sono nella nostra tradizione, però occorre stare molto attenti alla bollitura e al confezionamento che solitamente avviene in vetro. Chiaramente con i pomodori pelati in lattina è pressocché impossibile prendere il botulino, perché il trattamento che precede l’inscatolamento dei pomodori prevede la pastorizzazione con macchinari appositi che operano in una filiera certificata e controllata per legge. Insomma, c’è da stare tranquilli sul fatto che il pomodoro industriale sia privo di rischi in tal senso.
Perché allora scegliere un pomodoro pelato bio?
Secondo me non ha senso scegliere i pomodori pelati biologici pensando siano più salutari, perché se il prodotto e controllato e di ottima qualità all’origine, il fatto che provenga da agricoltura biologica piuttosto che da agricoltura industriale standard non fa alcuna differenza sul piano della salute. Diciamo invece che la scelta di consumare pomodori biologici è rispettabilissima e personale. …e ci va bene così.
Pomodoro per Pizza
Interessante notare come solo alcune case produttrici abbiano sviluppato un prodotto fatto apposta per i pizzaioli, il pomodoro per pizza. Universalmente riconosciuto come il migliore e utilizzato da tanti famosi pizzaioli napoletani, quello chiamato proprio Pa’Pizza prodotto da La Fiammante. Si tratta di una polpa finissima che elabora sapientemente l’esperienza di lavorazione dei pomodori pelati nell’antica tradizione dei pizzaioli napoletani, che da sempre sminuzzano i pomodori dopo averli privati dei semi e della parte fibrosa per ottenere la giusta consistenza del condimento. Se volete saperne di più, chiedete direttamente ai migliori pizzaioli del mondo. Loro qualcosa ne sanno 😉
Pomodori Pelati con il bimby?
Questa non l’ho capita, cioè, pare che si utilizzi il bimby per fare le conserve di pomodori, però la mia domanda è, se proprio la vuoi fare in casa, perché sei una fan del pomodoro al naturale, almeno falla in modo tradizionale, no? Altrimenti fai come le persone normali e comprali al supermercato 😛
Una ricetta coi Pomodori Peladi?
Vorrei terminare questa discettazione con un simpatico video del grande Mario Cagol, lo chef dialettale, che ha conquistato l’Italia con le sue ricette tipiche. Qui una a base di pomodoro… per gradire.
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