Le Scuse per NON Andare Dal Dentista

Denti Cariati

denti cariati

Se hai uno o più denti cariati, ma non hai la minima intenzione di andare dal dentista per farli curare, allora prima di sapere come curare la carie, potrebbe esserti utile conoscere le scuse e le bugie che le persone normalmente si inventano per non fissare una visita odontoiatrica solo perché in realtà hanno paura del dentista.

1) Mai avuto problemi di carie in famiglia

2) Perché farmi controllare se non ho alcun dolore?

3) Li sto rimineralizzando con vitamine e ozonoterapia

4) Perché spendere tanto per farsi demolire un dente?

5) È possibile che la carie guarisca da sola cambiando alimentazione?

6) Ho letto di un nuovo dentifricio che fa miracoli e cura la carie

ATTENZIONE: la mente umana è un pozzo senza fondo pieno di misteri. Queste scuse per non curare i denti cariati potrebbero essere solo una minima parte di tutte le scuse che le persone possono trovare quando si accorgono di avere una carie. Certo, la cosa meno opportuna è far finta di niente, ma c’è chi ci riesce pure in casi evidenti, quando i denti addirittura cambiano colore perché devastati dalla carie. Se nemmeno in questi casi si ricorre al dentista, c’è sicuramente un ampio repertorio di scuse a cui attingere, ben più grande di quello che riporto in quest’articolo e che mi sono state raccontate dal dentista Fabio Cozzolino. In ogni caso sono scuse con te stesso, perché sai benissimo che devi correre ai ripari, eppure continui per la tua strada, lungo la quale ti convinci che il processo carioso si arresterà o che addirittura potrà regredire, complici tanti contenuti che si leggono sul web, in cui si parla di trattamenti o cure miracolose, tutti rigorosamente casalinghi e fai da te.

 

Scopri come curare la carie

 

Cos’è la carie e come viene curata

 

otturazione carie

otturazione carie

La carie dentaria è una malattia degenerativa dei tessuti duri del dente (smaltodentina) su base infettiva, che origina dalla superficie e procede in profondità, fino alla polpa dentale. A causarla è lo streptococco mutans, un batterio presente nel cavo orale, principalmente nella placca che aderisce al dente. Lo streptococco si nutre principalmente di zuccheri e secerne sostanze in grado di corrodere lo smalto sempre più in profondità fino al tessuto pulpare. La carie è asintomatica, cioè lungo tutto il suo progredire non è dolorosa, ma lo diventa quando arriva in pulpite, cioè quando raggiunge la polpa.

La carie si manifesta esteriormente con un buco nel dente. Per curarla occorre modellare il buco con il trapano e riempire la cavità generatasi, con materiale per otturazione, o nei casi in cui la progressione della carie abbia raggiunto la zona pulpare, asportando e sostituendo il tessuto infetto attraverso un trattamento endodontico.

Curare la carie da soli

Se quella riportata sopra è la terapia standard messa in pratica da tutti i dentisti al mondo, tieni presente che circa il 60% della popolazione soffre di odontofobia, cioè la paura del dentista, un disturbo riconosciuto dall’istituto mondiale per la sanità come un problema serio da combattere per evitare il peggioramento diffuso della salute dei denti, che come sappiamo è collegata a tutta una serie di altri disturbi riguardanti altri organi del nostro corpo.

Per curare la carie da soli, solitamente le persone si documentano su internet trovando rimedi che vanno dall’alimentazione all’igiene domiciliare, passando per l’assunzione di certe vitamine, fino addirittura alla meditazione e alla respirazione secondo principi che appartengono alla new age e che pare possano influenzare il decorso di certe malattie. La cosa interessante è che la meditazione serve a liberarsi di tutte le tue paure per abbracciare uno stato di presenza e pace interiore, ma qui viene praticata per fuggire dalla paura del dentista. Sarebbe da rifletterci…

 

Mai avuto problemi di carie in famiglia

La genetica conta tanto, ma mica sempre! Ti sorprenderà sapere che se i tuoi genitori e parenti non hanno avuto carie, potrebbe dipendere dal fatto che sono cresciuti in zone in cui gli enti pubblici hanno scelto di addizionare fluoro all’acqua potabile, quindi di aggiungerne un certo quantitativo nelle condutture. Pare che questo tipo di trattamento in età infantile renda i denti impenetrabili dalla carie, mettendoli al riparo da buchi e conseguenze patologiche. In Italia diversi Comuni hanno addizionato fluoro alla rete idrica, ad esempio i Comuni Vesuviani nel napoletano, ma questo trattamento delle acque avviene anche in Germania, dove l’insorgere della carie è molto più raro che in Italia. Per ottenere lo stesso tipo di effetto è possibile utilizzare lo Zimafluor in età infantile fino a circa 7 anni, ma occorre fare attenzione al dosaggio, perché un eccesso di fluoro potrebbe produrre come effetto secondario e indesiderato delle macchie sui denti. Insomma, meglio farsi seguire da un dentista rispetto all’uso di questa sostanza. In generale comunque, se hai sempre e solo bevuto acqua minerale, non è possibile che tu abbia assimilato il fluoro necessario a proteggere i tuoi denti dalla carie, quindi a meno di casi molto rari in cui effettivamente è la genetica stessa a fornirci uno smalto solido, non farei troppo affidamento su fattori ereditari. Ora non correre a comprare lo zimafluor, perché se non lo hai assunto entro i 7 anni non serve, piuttosto utilizza un buon dentifricio al fluoro.

 

Perché farmi controllare se non ho alcun dolore?

Un tempo si diceva che fossero principalmente gli americani a ragionare in questi termini, ma via via anche noi europei abbiamo cominciato a trascurarci sotto il profilo fisico e della salute, sarà perché siamo sempre più esterofili, chissà. Ad ogni buon conto, quella di non farsi controllare perché “tanto non mi fa male niente” è diventata una delle scuse più diffuse, anzi forse proprio la più comune, nonostante sia pericoloso saltare i controlli medici periodici. Ogni persona dovrebbe infatti farsi visitare almeno due volte l’anno dal dentista per essere sicuro che la placca non sedimenti in modo da formare tartaro e che non si formino (ed evolvano) le carie nei denti. Ricordiamoci che la carie, così come tante altre malattie a volte gravi, sono del tutto asintomatiche, cioè non provocano alcun dolore finché l’erosione riguarda lo smalto. Quando però l’erosione arriva alla zona pulpare, cioè quando lo smalto è stato completamente mangiato dalla carie, allora l’infezione intacca i nervi e il dolore è insopportabile. In questi casi, la carie non si risolve più con una semplice otturazione da 80 euro, ma occorre devitalizzare il dente, cioè in sostanza ucciderlo, recidendo e rimuovendo il tessuto pulpare infetto. Tutto questo sarebbe evitabile semplicemente andando dal dentista periodicamente, anche quando non hai dolore. Hai presente il detto: “prevenire è meglio che curare”? Non compariva per caso nello spot di un dentifricio?

 

Li sto rimineralizzando con vitamine e ozonoterapia

Anche questa è una scusa bella e buona per non andare dal dentista. Sul web è possibile trovare diversi articoli che parlano di terapie “sfiammanti” a base di ozono, in verità molto utile per il trattamento del dolore, e rimineralizzanti a base di Vitamina D. La vitamina D è contenuta in diversi alimenti, ma è molto concentrata nell’olio di fegato di merluzzo fermentato. Per fare un test, sono uscito di casa e sono andato in tutte le farmacie e le erboristerie della mia città. Ho trovato l’olio di fegato di merluzzo (in perle), ma nessuno aveva idea di cosa fosse l’olio di fegato di merluzzo fermentato. In pratica credo che la fermentazione dell’olio di fegato sia un’invenzione del web, perché “abbassato il coperchio del PC” nessuno al mondo sembra saperne niente.

Ok, ma questa rimineralizzazione a base di integratori vitaminici, riesce a riparare lo smalto eroso del dente? Secondo Fabio Cozzolino il processo esiste, ma il più delle volte non risolve il problema, perché la nuova mineralizzazione stimoltata con gli integratori è molto più lenta del normale progredire della carie, come dire che se la vitamina D fosse un automobile andrebbe a 10 km /h, mentre se la carie fosse un automobile andrebbe a 100 km/h. Insomma, se il processo carioso è già in fase avanzata, questi integratori naturali come l’olio di fegato di merluzzo (fermentati o meno che siano), non riescono a riparare il dente in tempo utile, quindi anche questo metodo fai da te si rivela il più delle volte inefficace.

 

Perché spendere tanto per farsi demolire un dente?

In realtà per otturare un dente e curare la carie, il dentista è costretto a modellare il buco utilizzando il classico trapano (che per inciso, non è lo stesso che utilizzi per fare i buchi nel muro). Il buco in sostanza viene allargato abbastanza da consentire al dentista di immettere nel dente il materiale da otturazione, quindi il buco originale prodotto dalla carie diventa un buco molto più grosso, altrimenti sarebbe impossibile procedere all’asportazione del tessuto infetto o all’otturazione della carie. Ecco in questo passaggio si sviluppa un’altra delle scuse più frequentemente utilizzate da chi rifiuta di farsi visitare dal dentista pur sapendo di avere almeno un dente cariato. Si dice infatti che in realtà la carie non viene mai debellata del tutto e che anche sotto l’otturazione questa possa riformarsi e procedere verso la polpa del dente ancora più velocemente, dal momento che il trapano ha ulteriormente aperto la strada. Insomma chi non si fa curare la carie dal dentista spesso si convince che il rimedio è peggio del male, cioè che in realtà il fatto di trapanare il dente sia in sé una cosa che fa male e favorisce l’insorgere di nuove carie.

Certamente trapanare un dente non è una bella cosa e non fa bene alla salute in sé, ma al momento le terapie canalari sono quelle più efficaci per contrastare lo sviluppo del processo carioso, quindi nei fatti, nonostante ogni tanto venga pubblicato uno studio che mostra i benefici dell’autoricostruzione dello smalto grazie a ioni elettrici polarizzati, i più grandi odontoiatri al mondo e le riviste scientifiche internazionali come Pubmed, sono concordi nell’affermare che la via dell’otturazione sia ad oggi la più sicura.

 

È possibile che la carie guarisca da sola cambiando alimentazione

alimentazione e carie

alimentazione e carie

Dipende dallo stadio di sviluppo della carie e dal suo livello di aggressività. Certamente l’alimentazione è importantissima e non solo per contrastare la carie, ma tantissime patologie come addirittura il cancro, che come dice l’oncologo Umberto Veronesi, si combatte prima di tutto a tavola. Parlando dei nostri denti, ci sono certamente alimenti che favoriscono lo sviluppo del processo carioso. Ad esempio i dolci, gli zuccheri e tutti gli alimenti che tendono a rimanere appiccicati ai denti, come le caramelle gommose e il cioccolato. Sarebbe buona norma lavarsi subito i denti dopo aver mangiato cioccolata, per tagliare i rifornimenti allo streptococco mutans e impedirgli di secernere le sostanze corrosive responsabili del processo infettivo che erode i denti.

Gli alimenti che fanno bene, sono quelli ricchi di calcio, vitamina A e D, quindi essenzialmente i latticini come formaggi tra cui il Grana Padano, il pesce, ma anche la frutta tra cui spiccano i Kiwi per l’apporto di vitamina C e di collagene, utilissimo alle gengive e il té verde, già noto alle popolazioni orientali per le sue proprietà benefiche rispetto alla salute dei denti.

Questi alimenti possono contribuire a tenere sotto controllo un processo carioso allo stadio iniziale e dal decorso molto lento, ma certe carie sono più aggressive di altre e possono completamente demolire un dente sano nel giro di 6 o 12 mesi. In questi casi adottare le migliori abitudini rispetto all’alimentazione non sarà sufficiente, ma occorrerà abbandonare la scusa della dieta salutare per rivolgersi immediatamente ad un buon dentista.

 

Ho letto di un nuovo dentifricio che fa miracoli e cura la carie

Infine la scusa più grande di tutte, quella di utilizzare un dentifricio rivoluzionario! Ogni tanto si parla di nuove scoperte in ambito clinico, a partire dalle quali si preparano dentifrici in grado di ricostruire lo smalto in virtù di agenti come il silicato di calcio e il fosfato di sodio. Questi dentifrici in realtà spesso costosi, in effetti riescono a chiudere i microfori a livello dei tubuli dentinali o microtubuli, provocando un’attenuazione del fastidio prodotto dalla sensibilità dentale. Altro sarebbe dire che questi dentifrici riparano lo smalto danneggiato o eroso, perché questo di fatto non è possibile. Fabio Cozzolino smentisce la possibilità che un dentifricio possa ricostruire lo smalto dei denti, perché una volta che questo non c’è più, in special modo se parliamo di carie allo stadio avanzato, non è possibile che si riformi, sicuramente non per mezzo di un dentifricio che per forza di cose agisce solo al livello superficiale del dente.

In sostanza non occorre confondere un dentifricio che protegge lo smalto, da uno che lo ripara in profondità, perché la prima cosa è vera, la seconda purtroppo no, quindi se hai una carie allo stadio iniziale o dal decorso molto lento, puoi certamente rinforzare lo smalto con alimentazione, integratori e un buon dentifricio, ma se la carie è diffusa, profonda e dal decorso veloce, non hai altra strada che lasciar perdere le scuse e fissare subito un appuntamento con il dentista.

Conclusioni

Tutti noi ci costruiamo scuse per un sacco di cose. Molto spesso lo facciamo per nascondere le nostre paure e questo si può capire. Qui però ne va della nostra salute, quindi spero con quest’articolo di aver convinto tanti o per lo eno di aver innescato riflessioni affinché non si sottovaluti il problema della carie, perché spesso la qualità della nostra vita dipende dal fatto che siamo in grado o meno di sconfiggere le nostre paure.

Le Scuse per NON Andare Dal Dentista ultima modifica: 2015-06-26T07:58:03+02:00 da Claudia Cammarano
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