Come curare i denti sensibili

denti sensibili

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I denti sensibili sono un problema che, tra gli altri ho trascurato per anni. A un certo punto mi sono accorto che non potevo più mangiare le fragole o i cibi conditi con il limone, perché l’acido citrico mi provocava una sensibilità tale che quando poi andavo a lavarmi i denti sentivo dolore. Ma perché avevo i denti sensibili? E soprattutto perché solo da un lato?

Non so se ti è capitata la stessa cosa, in quel caso confrontarmi con te mi sarebbe davvero utile perché credo di non essere il solo ad avere questo problema. Credo di aver spazzolato i denti troppo forte sul lato sinistro e troppo poco forte su quello destro. Il risultato è che sul lato destro ho degli accumuli di tartaro, mentre su quello sinistro gli accumuli non ci sono, però le gengive si sono un po’ ritirate ed è comparsa una sensibilità, soprattutto nella parte bassa ai cibi acidi, in effetti solo al limone. Non sono sensibili ai cibi caldi o freddi, ma solo al maledetto limone, che ormai mangio solo sull’impepata di cozze, perché lì proprio non posso farne a meno. Mi sono reso conto che il problema dei denti sensibili va affrontato, parlandone con Fabio Cozzolino, un ottimo parodontologo.

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Ho studiato un po’ le cause dei denti sensibili e ho scoperto che questo problema si verifica quando la dentina, cioè la radice del dente si espone a causa di un abbassamento delle gengive. Io in effetti ho il classico scalino sotto uno dei molari sul lato sinistro. La dentina contiene dei micro tubuli, appunto i tubuli dentinali che trasmettono gli stimoli come il caldo, il freddo e il dolore in genere direttamente ai centri nervosi facendoti sentire dolore.

Nel mio caso questo fenomeno è stato causato dal fatto che mi sono lavato i denti mettendo nel tempo troppa forza su un solo lato, ma la sensibilità può essere causata anche da altri fattori come:

  • Carie: la dentina può essere esposta perché i batteri presenti nella placca trovano le condizioni ideali per consumare il dente ed esporre la dentina. La sensibilità dei denti è spesso uno dei sintomi della carie.
  • Parodontite: la gengivite cronica, se non curata può degenerare nella malattia parodontale, cioè nel restringimento delle gengive con conseguente esposizione della dentina. Anche qui la sensibilità è un sintomo da non sottovalutare.
  • Bruxismo e malocclusione: digrignare i denti sia durante il giorno che di notte nel sonno, può consumarne lo smalto superficiale ed esporre le aree del dente in cui sono presenti terminazioni nervose. Il digrignamento è tanto più in grado di provocare sensibilità ai denti, quanto più esistono situazioni di disallineamento. Sarà opportuno in quel caso praticare un trattamento ortodontico con un apparecchio per i denti.
  • Età: potresti pensare che i denti sensibili siano un problema che riguarda di più le persone anziane, invece la sensibilità colpisce di più i giovani tra i 20 e i 30 anni di età. Probabilmente perché è la fase della vita in cui i denti cominciano fisiologicamente a consumarsi. Il primo sintomo della vecchiaia?
  • Colluttorio: a me il colluttorio è sempre stato antipatico e ora so perché. In effetti alcuni colluttori contengono sostanze acide che possono aggravare la sensibilità, favorire la perdita di smalto e con essa la sensibilità dei denti.
  • Accumuli di placca: sono alla base di tutti i problemi con i denti. Si deve assolutamente evitare che la placca si depositi sulle superfici radicolari, appunto quindi alla base dei denti, soprattutto se le gengive si sono ritirate, perché potrebbe produrre infezioni parodontali e alla lunga provocare la caduta dei denti, non parliamo quindi solo di sensibilità.

Quando ti lavi i denti, sai cosa stai facendo?

Per tutti questi motivi insomma, il mio suggerimento è quello innanzitutto di stare attenti all’igiene orale e lavare i denti nel modo corretto, evitando di farlo meccanicamente. Il problema è che certi gesti sono automatici. Pensi mai a quello che stai facendo mentre ti lavi i denti? Se la risposta è no, vuol dire che hai messo il pilota automatico, come del resto fai sempre per tutte le azioni che compi ogni giorno per tutta la vita, come asciugarti il viso o lavare i piatti. Te ne accorgi quando per caso ti rompi un braccio e sei costretto a cambiare temporaneamente le tue abitudini quotidiane. Non che questi automatismi siano una cattiva cosa, ma se sono sbagliati, alla lunga rischi di farti del male.

Come risolvere il problema dei denti sensibili

Il mio consiglio per chi ha i denti sensibili è fare un piccolo (ma completo) corso di formazione su come ci si deve lavare i denti presso un dentista, magari un parodontologo. Una cosa importante sarà usare un dentifricio apposito per i denti sensibili, perché riesce a sigillare i micro tubuli e quindi a ridurre il dolore; usare periodicamente un coluttorio al fluoro per lo stesso motivo e soprattutto cercare di essere presenti e vigili ogni volta che ci si lava i denti, perché tante volte, pur sapendo come dovresti fare, magari per la fretta di uscire presto di casa, finisci con l’usare troppa forza o al contrario ad approssimare i movimenti producendo un effetto insufficiente.

Ricorda di usare uno spazzolino con setole medie e di farti vedere periodicamente da un odontoiatra per la pulizia dei denti, quindi devi innanzitutto superare la paura del dentista. Il dentista potrebbe riscontrare quegli abbassamenti della gengiva che causano sensibilità e proporti di risolvere la situazione inserendo delle faccette dentali che coprendo la dentina ti risolverebbero sia il problema estetico che il dolore, alla lunga salvandoti i denti.

In tutte le cose, quanto più ci stai attento, minori saranno le brutte sorprese.

Come curare i denti sensibili ultima modifica: 2014-08-14T11:12:50+02:00 da Claudia Cammarano
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